Artista Quotato Drouot
Membro de la Fondation Taylor
Membro de l’Académie Arts-Sciences-Lettres de Paris

Biografia

Alessandra Viotti-Gilabert nasce in Italia, a Biella in Piemonte. Ha avuto il privilegio di essere l’allieva del Maestro italiano Pippo Pozzi, pittore, incisore e ceramista e di formarsi in Belle Arti nel suo celebre Atelier frequentato nel corso degli anni da grandi artisti e intellettuali. È in questo contesto che acquisisce delle solide competenze artistiche e che debutta la sua carriera. Qualche anno più tardi, nel 2014, profondamente attirata dalla cultura francese, si stabilisce in Francia dove ridefinisce il suo stile di pittura immediatamente riconosciuto dalla critica e apprezzato dal pubblico. Da allora le mostre si susseguono a Parigi e all’internazionale à Tokyo, Seoul, Barcellona, Berlino, Atene… in gallerie e luoghi prestigiosi come Il Gran Palais di Parigi Art Capital “Le Salon Dessin et Peinture à l’eau”, Il Metropolitan Art Museum di Tokyo e il Maru Art Center di Seoul. La sua relazione privilegiata con i galleristi di Firenze, Milano e Roma le consente ugualmente di esporre in Italia.

Le sue distinzioni

Negli ultimi cinque anni conta al suo attivo 51 Mostre Internazionali di cui 7 personali. Riceve 14 Premi a Parigi, Barcellona, Tokio e Roma. Questo riconoscimento la condurrà a divenire Membro dell’eminente Fondation Taylor nel 2023 e Accademico de l’Académie Arts Sciences et Lettres di Parigi nel 2017, che la ricompensa con due Medaglie d’Argento nel 2018 e nel 2023. Nel dicembre 2022 diventa Artista quotata Drouot ed è referenziata nel Dictionnaire des Artistes Cotés dal 2023.

Dal 2005 al 2017, Alessandra Viotti-Gilabert ha anche scritto e pubblicato in italiano e in francese 14 libri: dei libri di letteratura, dei libri d’artista e dei libri per bambini che ha illustrato. Ha ugualmente creato delle scenografie per il teatro.

Il suo stile e la sua identità artistica

L’Artista lavora in serie pittoriche che esplorano tutte un tema centrale: l’amore, il sogno, la biodiversità, l’universo… Le sue opere sono il frutto di uno studio minuzioso e di una riflessione profonda allo scopo di apparire semplici. Sono caratterizzate da una fusione sottile tra realismo e astrazione in uno stile quasi minimalista. Il realismo si manifesta nella rappresentazione essenziale dei suoi soggetti. L’astrazione, quanto a lei, si trova nell’espressione dei simboli colorati che gravitano in coreografie intorno ai personaggi portatori di emozioni e di ideali.

Alessandra Viotti-Gilabert lavora con un pennarello nero a punta fine per realizzare i disegni delle sue composizioni e con la pittura acrilica, i pigmenti iridati, l’oro e l’argento per i simboli. Utilizza come supporto della carta/cotone 50% Fabriano lavorata a mano o delle tele.

Alessandra per Alessandra

Non voglio ridurre l’arte alla decorazione o alla comunicazione che rifiuterebbe d’essere all’ascolto delle realtà sensibili. Desidero un’arte che resiste agli inganni e ai simulacri. Un’arte che s’impegna sfuggendo all’impazienza dei limiti. Nell’era del divertimento e della frammentazione sociale, in questo mondo piuttosto disincarnato dove ci fanno difetto l’autenticità degli esseri e la potenza dell’agire, vedo la pratica della pittura come una possibilità di ricreare un senso nei nostri rapporti con i nostri simili, con la natura, con il mondo. L’arte, senza divenire un manifesto sociale, è più che un semplice testimone dei tumulti del mondo, proprio perché è capace di scongelare gli animi, di depredare gli spiriti e i cuori dai protocolli che li imprigionano, di liberare le emozioni, interrogare il mondo, decentrare lo sguardo per far sentire agli uomini le armonie segrete dell’universo.

Il suo Maestro Pippo Pozzi

L’artista italiano Pippo Pozzi, scomparso nel 1999, lavorava nel suo atelier “La Saletta dell’Orso” a Biella, in Piemonte. Pittore, ceramista e incisore, era anche critico d’arte. La sua carriera è stata molto densa e arricchita da una moltitudine di mostre, eccone un succinto riassunto. Pippo Pozzi ha partecipato alla Biennale di Venezia, alla VI, VII e IX quadriennale di Roma. Ha esposto nelle Gallerie d'Arte Moderna di Torino e di Bologna e ugualmente a Palazzo Strozzi a Firenze e alla Triennale di Milano. Alcuni dei suoi lavori i “100 disegni di guerra” sono stati esposti al Museo del Risorgimento di Torino, l' "Omaggio a Venezia” a Palazzo Braschi di Roma; l’Atelier di Bruxelles… Artista pluripremiato in Italia e all’estero, le sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia, Francia, Perù, Inghilterra, Spagna e Stati Uniti.
Fonte: “Omaggio a Pippo Pozzi” di Bruno Pozzato Critico d’Arte e Giornalista.

Biografia

Alessandra Viotti-Gilabert nasce in Italia, a Biella in Piemonte. Ha avuto il privilegio di essere l’allieva del Maestro italiano Pippo Pozzi, pittore, incisore e ceramista e di formarsi in Belle Arti nel suo celebre Atelier frequentato nel corso degli anni da grandi artisti e intellettuali. È in questo contesto che acquisisce delle solide competenze artistiche e che debutta la sua carriera.

Qualche anno più tardi, nel 2014, profondamente attirata dalla cultura francese, si stabilisce in Francia dove ridefinisce il suo stile di pittura immediatamente riconosciuto dalla critica e apprezzato dal pubblico. Da allora le mostre si susseguono a Parigi e all’internazionale à Tokyo, Seoul, Barcellona, Berlino, Atene… in gallerie e luoghi prestigiosi come Il Gran Palais di Parigi Art Capital “Le Salon Dessin et Peinture à l’eau”, Il Metropolitan Art Museum di Tokyo e il Maru Art Center di Seoul. La sua relazione privilegiata con i galleristi di Firenze, Milano e Roma le consente ugualmente di esporre in Italia.

Le sue distinzioni

Negli ultimi cinque anni conta al suo attivo 51 Mostre Internazionali di cui 7 personali. Riceve 14 Premi a Parigi, Barcellona, Tokio e Roma. Questo riconoscimento la condurrà a divenire Membro dell’eminente Fondation Taylor nel 2023 e Accademico de l’Académie Arts Sciences et Lettres di Parigi nel 2017, che la ricompensa con due Medaglie d’Argento nel 2018 e nel 2023. Nel dicembre 2022 diventa Artista quotata Drouot ed è referenziata nel Dictionnaire des Artistes Cotés dal 2023.

Dal 2005 al 2017, Alessandra Viotti-Gilabert ha anche scritto e pubblicato in italiano e in francese 14 libri: dei libri di letteratura, dei libri d’artista e dei libri per bambini che ha illustrato. Ha ugualmente creato delle scenografie per il teatro.

Il suo stile e la sua identità artistica

L’Artista lavora in serie pittoriche che esplorano tutte un tema centrale: l’amore, il sogno, la biodiversità, l’universo… Le sue opere sono il frutto di uno studio minuzioso e di una riflessione profonda allo scopo di apparire semplici. Sono caratterizzate da una fusione sottile tra realismo e astrazione in uno stile quasi minimalista. Il realismo si manifesta nella rappresentazione essenziale dei suoi soggetti. L’astrazione, quanto a lei, si trova nell’espressione dei simboli colorati che gravitano in coreografie intorno ai personaggi portatori di emozioni e di ideali.

Alessandra Viotti-Gilabert lavora con un pennarello nero a punta fine per realizzare i disegni delle sue composizioni e con la pittura acrilica, i pigmenti iridati, l’oro e l’argento per i simboli. Utilizza come supporto della carta/cotone 50% Fabriano lavorata a mano o delle tele.

Alessandra per Alessandra

Non voglio ridurre l’arte alla decorazione o alla comunicazione che rifiuterebbe d’essere all’ascolto delle realtà sensibili. Desidero un’arte che resiste agli inganni e ai simulacri. Un’arte che s’impegna sfuggendo all’impazienza dei limiti. Nell’era del divertimento e della frammentazione sociale, in questo mondo piuttosto disincarnato dove ci fanno difetto l’autenticità degli esseri e la potenza dell’agire, vedo la pratica della pittura come una possibilità di ricreare un senso nei nostri rapporti con i nostri simili, con la natura, con il mondo. L’arte, senza divenire un manifesto sociale, è più che un semplice testimone dei tumulti del mondo, proprio perché è capace di scongelare gli animi, di depredare gli spiriti e i cuori dai protocolli che li imprigionano, di liberare le emozioni, interrogare il mondo, decentrare lo sguardo per far sentire agli uomini le armonie segrete dell’universo.

Il suo Maestro Pippo Pozzi

L’artista italiano Pippo Pozzi, scomparso nel 1999, lavorava nel suo atelier “La Saletta dell’Orso” a Biella, in Piemonte. Pittore, ceramista e incisore, era anche critico d’arte. La sua carriera è stata molto densa e arricchita da una moltitudine di mostre, eccone un succinto riassunto. Pippo Pozzi ha partecipato alla Biennale di Venezia, alla VI, VII e IX quadriennale di Roma. Ha esposto nelle Gallerie d'Arte Moderna di Torino e di Bologna e ugualmente a Palazzo Strozzi a Firenze e alla Triennale di Milano. Alcuni dei suoi lavori i “100 disegni di guerra” sono stati esposti al Museo del Risorgimento di Torino, l' "Omaggio a Venezia” a Palazzo Braschi di Roma; l’Atelier di Bruxelles… Artista pluripremiato in Italia e all’estero, le sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia, Francia, Perù, Inghilterra, Spagna e Stati Uniti.
Fonte: “Omaggio a Pippo Pozzi” di Bruno Pozzato Critico d’Arte e Giornalista.

BIBLIOGRAFIA

Pubblicazioni in Francia


«BlancPur», Morrigane éditions, 2017
«Le Poème de Vera», Segnidartos éditions, 2016
«Ludovic de la Faîtière», (nouvelle), 2017
«La Colline des Violettes», Segnidartos éditions, 2015
«Le Lac Rond et la Mer Azur», Segnidartos éditions, 2015

Pubblicazioni in Italia


«La Poesia di Vera», Segnidartos edizioni, 2016
«48 mani e un cuore messo a nudo», Lineadaria edizioni, 2013
«Simone innamorato», Lineadaria edizioni, 2011
«La poesia delle more di gelso», Lineadaria edizioni, 2008
«Il cielo sopra le viole», Lineadaria edizioni, 2008
«BiancoPuro», Lineadaria edizioni, 2007
«L’Eco delle viole», Lineadaria edizioni, 2006
«La Collina delle viole», Lineadaria edizioni, 2005
«Ludovico della Gronda», (nouvelle) Lineadaria edizioni, 2005

Come autore di teatro ha scritto e diretto:

«Simone innamorato», 2011
«48 mani e un cuore messo a nudo», 2013.
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